Page 2 - MBAM Percorsi e testimonianze socio-sanitarie
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1958: IL DR. ANGELO CAROLI
ARRIVA IN NIGERIA
Nel 1953 ero in servizio di leva, come ufficiale medico,
presso l’ospedale della Marina Militare della Maddale-
na. Da uno studente, che mi contattava per avere in pre-
stito libri per suoi studi di medicina, udii per la prima
volta la parola “CUAMM” Collegio Universitario Aspi-
ranti Medici Missionari.
Infatti, una sua sorella sposatasi con un medico di Mari-
In Marina a La Maddalena (Sardegna, 1953)
na che, dopo un tirocinio chirurgico a Padova, era stato
inviato in Tanganica, oggi Tanzania, e faceva sapere che
si trovava molto bene in un ospedale missionario.
Nel 1958, al bivio di una scelta, continuazione di car-
riera militare o servizio civile, memore di quella paro-
la magica CUAMM, mi recai a Padova per sentire, dal
Direttore Don Luigi ed il Prof. Canova, su possibilit̀ di
essere utilizzato per le richieste di personale medico nel-
le missioni. Mi fu proposto il tirocinio chirurgico, che
frequentai a Piove di Sacco(Pd) sotto la guida del Prof.
Cella. Dopo circa 3 mesi fui inviato d’urgenza in Nigeria Arrivo aeroporto di Enugu (Nigeria, 1958)
per dare il cambio al Dr. Troso, che aveva aperto ed av-
viato bene l’ospedale: Ikom Holy Family-Joint Hospital
ed annesso Lebbrosario, a poche miglia dal confine con
il Camerun.
Le mie prime impressioni alla vista, negli anni 1958-
1963 della natura maestosa della foresta tropicale e, le
sue meravigliose arcate di rami lungo le rive del fiume
Cross River nell’Eastern Region della Nigeria lascia-
vano senza respiro. In quella mia prima sede di lavoro
come Medical Officer del Joint Hospital di Ikom, che
Citt̀ di Ikom ( East Nigeria)
era capo-luogo distrettuale, sede dell’ Ufficiale Distret-
tuale (District Officer), di Polizia e prigione, di Lavori
Pubblici, Servizio Forestale, Hotel chalets (Rest House),
Servizio Postale e Veterinario, Scuole Missionarie ed
infine Ospedale e Lebbrosario a gestione sperimentale
riunita: Governo, Missione Cattolica, Comunit̀ locale.
Tutti questi servizi, pur essendo separati, funzionavano
come un solo corpo. Ad esempio, nelle prime settimane
dopo il mio arrivo, fui attratto dalla strana presenza di
Ospedale di Ikom (1958)
un poliziotto con manganello che sorvegliava una deci-
na di detenuti armati di machetes, con i quali falciavano
l’erba dei prati dell’ospedale. Naturalmente chiesi alla
Suora Superiora (Matron) del perch́ venissero a fare
quel lavoro e lei candidamente rispose: ̀ un’iniziativa
del responsabile della prigione, grato per il servizio sa-
nitario gratuito che loro tutti ricevono. A Ikom non c’era
il tribunale, ma una Sala Riunioni (Hall) multifunzione
pubblica, nella quale un giudice itinerante veniva una o
due volte al mese per esercitare la giustizia. Quando si
trattava di minorenni accusati di furto e condannati ad
Ospedale di Ikom - Rep. uomini (1960)
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